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   Sconfinamenti 2020 del 11/07/2020 - Giovanni Palatucci

SCONFINAMENTI 2020 DEL 11/07/2020 - GIOVANNI PALATUCCI

SCONFINAMENTI 2020 DEL 11/07/2020 - GIOVANNI PALATUCCI

Presentazione del libro di Ferruccio Lust e Michele Aiello "Giovanni Palatucci e il suo tempo" (Ed. Comitato Giovanni Palatucci)

Il programma radiofonico “Sconfinamenti”, in onda dalla sede RAI per il Friuli Venezia Giulia, propone un racconto approfondito sulla figura di Giovanni Palatucci, servitore dello Stato e simbolo del coraggio contro l’oppressione fascista. Durante la trasmissione, condotta da Massimo Obesi e Eugenio Giuffrida, viene presentato il libro “Giovanni Palatucci e il suo tempo”, una collezione filatelica tematica che ripercorre la vita del vice-commissario, dalla sua brillante carriera in ambito giuridico e poliziesco fino al tragico arresto e alle sofferenze subite nei campi di concentramento. Il dottor Carmine Granito, addetto stampa del Centro Studi Giovanni Palatucci, racconta con passione le vicende che hanno segnato la sua esistenza, evidenziando l’impegno civile e l’importanza della memoria storica. L’appuntamento, arricchito da estratti musicali evocativi, mira a trasmettere valori etici e culturali, promuovendo il dialogo interreligioso e il rispetto per il passato. Questa trasmissione storica e coinvolgente testimonia il coraggio umano e l'importanza della memoria.

Lo ripresentiamo oggi a distanza di 5 anni perchè ricorre l'80° anniversario della morte di Giovanni Palatucci.

Vai alla pagina sul sito della RAI

Ascolta "Sconfinamenti 2020 del 11/07/2020 - Giovanni Palatucci" su Spreaker.

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Presentazione del libro a cura di Carmine Granito

Salutiamo con entusiasmo questo inedito modo di trattare la vita e le opere del Nostro Martire: Giovanni Palatucci raccontato attraverso la filatelia. Una vasta collezione tematica “open” che tratta alcuni aspetti e tragiche vicende della Seconda Guerra Mondiale a cura di Ferruccio Lust (esule fiumano) del circolo filatelico di Chiavari (Genova) e Michele Aiello, poliedrico presidente del Comitato Giovanni Palatucci di Campagna. L’omaggio filatelico è indirizzato al “Giusto” Giovanni Palatucci, giovane irpino, penultimo Questore Reggente di Fiume italiana, morto a trentasei anni nel lager di Dachau, che si prodigò per salvare migliaia di ebrei destinati ai campi di sterminio nazisti. L’opera prevede un vero e proprio piano della collezione attraverso francobolli commemorativi, cartoline postali, affrancature particolari, sigilli, timbri e date, annulli primo giorno di emissione, fotografie ed illustrazioni, lettere d’archivio, foglietti erinnofili dal titolo (testimoni del nostro tempo) questi ultimi fortemente voluti dal nostro sodalizio. Il catalogo parte, in prima battuta, con la terra di Giovanni (Montella in provincia di Avellino), la chiesa ed il convento di San Francesco a Folloni, le origini, l’infanzia e gli studi del giovane Palatucci. Il libro, poi, affronta gli argomenti della rinuncia alla carriera forense, l’ingresso nella Pubblica Sicurezza e il trasferimento alla Questura di Fiume (con le sue cinque giornate). In questo contesto vengono trattati i totalitarismi xenofobi e i dittatori Adolf Hitler, Benito Mussolini e Josip Broz Tito. Il rovescio della medaglia presenta la Polizia di Stato al servizio del cittadino, l’opera di salvataggio di Giovanni Palatucci a favore degli ebrei perseguitati, la prudenza e gli aiuti del pontefice Pio XII e l’attività salvifica di Radio Vaticana. Una menzione speciale meritano i fogli dedicati a Mons. Giuseppe Maria Palatucci, vescovo di Campagna dal 1937 al 1961 ed all’intera comunità campagnese (Città insignita della Medaglia d’Oro al Merito Civile, con la presenza sul suo territorio comunale di ben due campi di concentramento per internati civili di guerra: l’ex convento domenicano di San Bartolomeo e quello francescano della Concezione). Un capitolo riguarda la solidarietà ai perseguitati dalle vergognose leggi razziali, ai deportati, ai profughi ed ai rifugiati. Un paragrafo è dedicato all’organizzazione nei campi di Campagna, con approfondimenti sulla corrispondenza (verifica e censura) e sulla posta: vera festa quando arriva! Il viaggio di questo racconto volge al termine con l’8 Settembre 1943 (giorno dell’Armistizio), i sospetti della Gestapo su Giovanni Palatucci con l’arresto nella notte tra il 13 e il 14 settembre 1944, la sorte degli ebrei romani, Kappler e le Fosse Ardeatine. Il percorso filatelico finisce con un risvolto positivo in tutta questa intrigata vicenda: gli onori concessi al Dott. Palatucci; (Causa di Beatificazione ed opere a sua memoria) ai Giusti tra le Nazioni e un omaggio ai Caduti di tutte le guerre. Vi chiederete come mai la pubblicazione dell’opuscolo solo oggi? Cercherò di rispondervi con la concomitanza di taluni eventi e ricorrenze che vedono protagonista l’anno 2020. Non a caso la stampa del presente catalogo è a cura delle Edizioni “Comitato Giovanni Palatucci di Campagna”, perché in questa occasione compie il 20° compleanno dalla sua costituzione. La città di Fiume ha (ormai) perso anche il nome: oggi si chiama Rijeka – Croazia (ex Jugoslavia) è, in questo anno, la Capitale Europea della Cultura e noi vogliamo rivendicarne, per quanto possibile, le origini italiane, insieme alle popolazioni ed ai territori dell’Istria, della Dalmazia e parte della Venezia Giulia che abbiamo perduto a seguito del secondo conflitto mondiale. Che dire poi dell’80° anniversario dell’istituzione dei campi di internamento di Campagna (16 Giugno 1940). Il 2 Marzo il Vaticano, su iniziativa di Papa Francesco, apre gli Archivi Segreti riguardanti il Pontificato di Pio XII, al secolo Eugenio Pacelli. Per ultimo, ma non per importanza, celebriamo il 75° della morte di Giovanni Palatucci (10 febbraio 1945). Noi del Comitato Palatucci di Campagna, da qualche mese già Centro Studi e, forse, prossimamente, addirittura Fondazione, tra diritti e doveri continueremo a scavare le nostre radici. Il diritto alla memoria è collettivo e individuale nello stesso tempo. Gli individui e i popoli hanno la necessità di proteggere le proprie radici, senza le quali non esiste identità. Perché la storia non si ripeta nelle negatività è necessario non dimenticare: perseveranti, continuiamo a fare memoria! Il presente lavoro rappresenta anche una funzione altamente pedagogica per le future generazioni; al tal proposito citiamo una frase di Primo Levi: “E’ successo, quindi può accadere ancora”. Abbiamo l’obbligo di ricordare episodi accaduti, incontri e testimonianze. Gli avvenimenti con i loro protagonisti, nel bene e nel male, costituiscono un patrimonio per la società. Ecco, allora, il dovere della memoria! Se si eliminassero le storie individuali non si capirebbero fenomeni come la Shoah. Giovanni Palatucci ci insegna che c’è stato un Olocausto nella Shoah. Il Comitato di Campagna resta fermo nei suoi valori ed ideali salvaguardando e promuovendo la memoria storica del passato per proiettarla nel futuro alle giovani generazioni. Mi sia consentito, infine, rivolgere un doveroso ringraziamento a Ferruccio per la professionalità dimostrata, per le tematiche trattate, la ricerca del materiale, per la policromia dei francobolli, per le tabelle e le colorati illustrazioni e figure; a Michele per la correzione delle bozze e la stesura definitiva dei testi. Avete svolto, con passione, competenze e pazienza certosina un lavoro egregio, unico al mondo nel suo genere, di notevole interesse ed incomparabile bellezza.