L'incanto d'uno sguardo
Verso li occhi suoi mesti il mio sguardo torsi
e più nulla vidi tant'eran neri e fondi.
Parean com'aere bruna sanza luna
ed io mi persi in quelli oscuri mondi.
Vagai non so per quanto, ne se in letizia o pena,
ma or che forse ne son fora,
a rimembrar sì fatti occhi, il core mio s'adombra.
Lauda
S'appressavan laudi quando la scia delle
figuranti apparve e, quasi nascosa tra
quelle, v'era colei che rosa mi parve.
Le sue bianche vesti della luna prendean i
reflessi, sì da illuminarle il viso e i gesti,
e tal era lo splendor di quella bianca rosa
che l'altre non eran che picciol cosa.
L'inizio de' cori non mi distolse dall'ammirar
quel fiore, al quale mai fei saper del mio amore
e di cui non oso più pronunziar lo nome.
Domina
Crudel sorte e' quella d'artiere c'ha da narrar
del proprio amore; di colei ch'è cagion del
suo dolore ma non serba loco nel suo cuore.
Si lontana, e pur presente, niun'altra potrà sostituire
quella muliebre fonte.
Allor non restan che le rime per lenire
quell'amaro suo disire.
Astro lucente
Le sfere in ciel a mo' di leone s'eran messe
quando la vista mia, tra quelle stelle fisse,
la più' lucente scorse.
D'incanto come favilla dall'altre mosse e dritt'a me
la scia sua diresse.
Il foco suo già mi pervadea quand'a un tratto
qualcosa la coverse, forse una nube
che col suo ammasso la dissolse.
Ed or'attendo, ad ogni ciclo di sì fatte stelle,
di rivederla.
Ciò che l'alma ravviva
Mirabilia è cotal passione;
alchimia strana, periglio de' sensi,
ragion che si snatura.
Illusione, sanza luce ne' colore,
aura vital che'l cor pervade.
Ecce ancella mea
Non tutti l'occhi veggon ciò ch'io veggo,
poiché dall'eterea figura sua letizia traggo.
Brune le chiome, nella notte confuse,
esta venere primeggia tra tutte le muse.
Ma le fattezze sinuose, che mai furon più belle,
e lo sguardo profondo, m'offuscan la mente
rendendomi tardo.
Sol'un reflesso
Pria ch'io provassi il suo far silente
e'l suo sguardo greve,
scorrevo sulle onde del mar con fare lieve.
Or quell'acque non son più' chete e alla ricerca son
di correnti liete, di quel fare suo gaudente,
di quel volto suo ridente.
Vorrei riveder sol'un reflesso
di colei ch'io conobbi d'amore mosso.
Messer Ugo Calinelli